Ultime da Kiev

In fila per votare a Kiev

I risultati finali – non quelli ufficiali, che ci saranno solo fra qualche giorno – delle elezioni politiche ucraine mostrano un quadro leggermente diverso da quello che sembrava  emergere: meno positivo per Viktor Yanukovich e il suo governo. Il “Partito delle Regioni”, la formazione del presidente, ha ottenuto solo il 30,2 per cento dei voti validi e potrà contare su 188 seggi alla Rada (73 col proporzionale e 115 nel maggioritario). Per formare una maggioranza dovrà per forza confermare l’alleanza col Partito comunista, che ha avuto un ottimo successo con il 13,25 per cento e 32 seggi (tutti nel proporzionale) e con un congruo numero di candidati indipendenti (o di micro-partiti personali), che hanno ottenuto 50 seggi nel maggioritario.

Sul fronte dell’opposizione, il blocco “Patria” dell’ex premier Yulija Timoshenko ha raggiunto il 25,4 per cento e potrà contare in parlamento su 104 seggi (61 nel proporzionale e 43 nel maggioritario), alleandosi certamente con il partito “Colpo” del pugile Vitaliy Klitschko, forte del 13,9 per cento dei voti e di 40 seggi (34 nel proporzionale e 6 nel maggioritario). A loro si unirà probabilmente – nell’opporsi al governo, quantomeno – il partito ultranazionalista “Libertà”, che ha ottenuto da parte sua un buon risultato con il 10,9 per cento dei voti e con 36 seggi (25 proporzionale, 11 maggioritario).  La navigazione per Yanukovich non si prospetta facile. Tantopiù che i risultati del voto nella capitale Kiev sono stati peggiori, per lui, di ogni aspettativa: in tutti e 13 i distretti elettorali della “grande Kiev” hanno vinto i candidati dell’opposizione, che nel complesso ha portato a casa circa il 75 per cento dei voti espressi.

4 Responses to Ultime da Kiev

  1. erverin3764 says:

    Dubitare (quando c’e’ di che dubitare) non e’solo da giornalisti vecchia maniera come a.d., bensi’ di tutte le persone dotate di intelligenza, giacche’come recita il detto latino “dubitare et errare humanum est”. Nel caso delle elezioni in Ucraina, a.d. se non esalta, sicuramente non spende una parola sui misfatti gli imbrogli e i furti della Timoshenko perpetrati a partire dagli ’90 sino ai giorni nostri e finita in carcere per ben tre volte. Mentre usa parole inusuali come navigazione difficile (il che non e’ affatto vero) per Janukovic che, invece, sara’ sicuramente riconfermato alla guida del governo ucraino.

  2. stefano says:

    Anche Bertold Brecht teneva nel suo studio un’incisione cinese, “L’uomo che dubita”. Ebbe lo strano destino di essere (da intellettuale pieno di dubbi) un simbolo in un mondo che dubbi non ne ammetteva. Quanto alla politica ucraina, sono tutti una masnada di banditi, maggioranza e opposizione. Proprio per questo Yanucovic non avrà problemi, sono tutti in vendita e lui ha i mezzi per comprarli.

  3. erverin3764 says:

    Ecco di nuovo a.d. che esalta il risultato elettorale di una ladra e truffaldina come la Timoshenko, la vera e sola rappresentante della piu’ detriva destra politica in Ucraina,e avanza dubbi sulla tenuta di un Yanukovic la cui linea politica e strategica riesce, al contrario, a mettere insieme e d’accordo comunisti e progressisti in un Paese dove sono stati ristabiliti vincoli di relazioni economiche, politiche e culturali sia con la Russia che con paesi dell’UE.

    • a. d. says:

      Non capisco in che senso io “esalto” il risultato di Timoshenko: non mi pare proprio. Quanto all’avanzare dubbi, lo ammetto: appartengo a una vecchia scuola giornalistica, che mi ha insegnato a dubitare sempre di chi vince.